Ieri mattina Sabrina ci ha lasciato.
Non c’è un modo giusto per dirlo. Fa male, in qualsiasi lingua, modo, forma uno decida di scriverlo. Il silenzio di questi mesi l’ha vista combattere , sperare, aggrapparsi con ardore ad un vita che aveva deciso di andare a riconquistare. L’ha fatto con generosità e forza, fino alla fine, ma la malattia è stata più forte. A tutti noi adesso tocca trovare il senso di questo percorso, della sua scia luminosa. Non sarà facile per nessuno. Non si trova la pace in questi giorni tumultuosi.
Io non mi do pace. Nonostante il senso io lo possa facilmente leggere in tutte le parole che mi ha lasciato, non mi consola. Ma anzi, proprio quelle parole piene di vita adesso si scontrano con il silenzio della sua assenza. Quando la tempesta, la rabbia che mi consuma si placherà, forse riuscirò a scorgere nuovamente la luce. Ma per voi che ci avete seguito fin qui, che ci avete sostenuto, fin da ora vi dico, vi diciamo grazie. E voglio dirvi anche un’altra cosa. Nonostante la rabbia, la confusione, lo smarrimento, il nostro film si farà. L’ho promesso a Sabrina, me l’ha fatto giurare un giorno di luglio, in una delle ultime chiacchierate che abbiamo fatto.
Adesso però voglio solo stare immobile e ricordarla. E mandarle un abbraccio infinito per questo suo nuovo viaggio.
11 Commenti
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erano giorno che la tempestavo di messaggi……ciao Sabrina,grazie per avermi dato l’onore di conoscerti!il giro a Torino senza te che mi farai fa cicerone nn sara’ lo stesso!ti mando un bacio so che ti arrivera’…….proteggici,ora c’e’una stella in piu’ nel cielo!ciao Sabry
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Un abbraccio a tutti noi che restiamo, a te un sorriso ed una carezza ciao dolce Sabrina
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che fitta al cuore! non ti conosco personalmente ma sei diventata la mia amica leggendo il tuo percorso ,ciao bella ragazza che tu lassù possa trovare la serenità che questa vita non ti ha dato
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Ciao mia cara amica Sabrina. Mi manca il tuo sorriso, la tua grinta in tutto ciò che facevi, le tue ‘incazzature’ sul lavoro…Ma so che vivi nei nostri cuori e so che oggi, dopo il tuo calvario, sei serena tra le braccia del Padre. Sabrina, intercedi presso il Padre perché rabbia, smarrimento e depressione lascino in noi il posto alla Vita in Cristo. Solo così Tu continui a vivere in mezzo a noi. Ti voglio bene sorella mia. Ciao Sabry! Elena Pigny
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Rimaniamo senza parole nell apprendere questa tristissima notizia.io sono simone ed ho iniziato il mio percorso ad inizio giugno,e proprio li io e la mia compagna carlotta conoscemmo sabrina..alla quale offrimmo una fetta di torta gelato per festeggiare insieme il mio compleanno. Da li in poi si instaurò un rapporto di simpatia e grande solidarietá da parte di entrambi..e grazie alla nascita del nuovo reparto potemmo dare un volto a quelle parole di speranza.tornai in reparto ad inizio agosto,ed appresi che sabrina non era riuscita ad andare a casa in questi mesi e la cosa mi intristii molto ,ma sapevo che la sua grande forza interiore che aveva mostrato fino ad allora non le avrebbe permesso di abbattersi. Tant è che mi fece una sorpresa bellissima…si fece accompagnare dalle infermiere davanti alla mia porta e potemmo cosi scambiare due chiacchiere.questo avveniva due settimane fa e oggi il pensiero che quella bellissima E dolce guerriera non ci sia piu ci fa star male. non ti conoscevamo bene però il fatto di aver condiviso qualcosa di cosi importante,cioè la lotta per la vita ,ci rendeva sicuramente vicini.Ciao Sabrina!un abbraccio alla tua famiglia!ps:lotterò anche per te!
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Ci sono tantissime forme di amore: una di queste è l’AMICIZIA. Uno dei sentimenti più belli e più rari che ho avuto la possibilità di vivere grazie a te.
Un giorno tra i banchi dell’Università, fra tanta gente, il mio sguardo ha incontrato il tuo. E’ stato il cuore a portarmi da te…
Negli anni abbiamo affrontato le paure più intense e le gioie più grandi, abbiamo condiviso momenti belli e dolorosi. Sono sempre stata più debole di te e tu con i tuoi abbracci e le tue parole a volte “dure” da mandar giù, sei spesso riuscita a trasmettermi forza e coraggio trasformando quelle che per me erano lacrime in sorrisi e in gioia di vivere.
E adesso te ne sei andata via. Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare. Esistono e basta…. Sarà difficile imparare a convivere con questo vuoto profondo che si è spalancato all’improvviso.
Per me sarai come un angelo custode che mi sorreggerà quando piango e sorriderà quando sono felice… una stella sempre presente nel cielo a cui dire semplicemente “GRAZIE” di essere stata una presenza costante nella mia vita.
Ti voglio bene!
Elena Asi -
Anche se per noi esseri umani è dura ad ammetterlo, la vita è solo un passaggio per conoscerci e per lasciare se possibile qualcosa di buono. Molte persone entreranno ed usciranno dalla nostra vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore.
Addio e grazie per l’affetto e l’amicizia che mi hai concesso.
Tuo collega e amico Renè -
la lotta la vidi in ogni singolo gesto di mia madre quando voleva sconfiggere la sua malattia, trascinandosi e biascicando parole anche quando la morfina scorreva più forte del suo sangue stesso. poi rividi la stessa lotta nel sorriso fermo e deciso di Sabrina. nelle parole che mi sono arrivati come uno schiaffo un giorno di febbraio.
Eppure ieri come oggi impariamo una lezione che dobbiamo fare nostra. Oggi si impara a lasciare andare, oggi si impara che a volte non bastano tutta la forza e la tenacia del mondo. Dio mio che paura fa questa cosa. La malattia brucia. Brucia chi la attraversa e chi sta intorno. Ma mi disse l’infermiere che curava mia madre: negli ultimi istanti avviene qualcosa di incredibile… non è più la malattia a governare, ma è il malato che decide quando arriva il momento di mollare la presa, è lui che sa quando è il momento di dire pace. In questo ultimo gesto di coscienza primordiale e viscerale la persona sceglie e sceglie sempre la cosa migliore. Nessuna sconfitta. Ci sono realtà invisibili ma che esistono… i fotoni ad esempio.
Ciao Sabri! -
Ciao Sabrina………. piccola stella luminosa !
Si è aggiunto un angelo al paradiso ma continuerai a vivere sempre nei nostri ricordi !
Ciao ragazza speciale
Donatella e Alessandro -
…non faccio altro che pensarti appena ho un attimo… non riesco ancora a crederci! Eppure ero lì, a vedere come si è consumata una battaglia terribile… fino in fondo! Ci vogliono occhi per vedere! e cosa ho visto? Ho visto una finestra sull’eternità! Vederti lì, alla fine della battaglia, una battaglia che volevi vincere per avere una vita vera, piena, felice, senza malattia senza più l’angoscia del risultato di un esame, senza la paura che ti è stata accanto per tutto questo tempo… Hai vinto tu! la finestra sull’eternità era aperta quel pomeriggio: c’eri tu nella luce più luminosa che poteva esserci, senza più paure, senza più dolore: solo gioia! ecco dove sei adesso, in paradiso: l’unica e sola meta da raggiungere nella vita… e chi, se non tu meriti di essere lì adesso? Hai dato forza a tutti quando forza non ne avevi, sorrisi quando non c’era niente da sorridere, dato speranza quando non ce n’era… Quante preghiere ho detto per te! quanto ho supplicato perché restassi qui… eppure quelle preghiere che quel pomeriggio sembravano non aver avuto effetto, mi hanno dato occhi nuovi per vederti dove ora sei! Grazie, grazie per avermi dato questo onore, questo regalo per me così utile che ridimensiona ogni progetto e ogni persona trova la sua giusta posizione e importanza. Grazie per avermi fatto vedere per cosa siamo chiamati a vivere: l’amore! quello che abbiamo visto quando ti abbiamo incontrato.
Sabrina, guardaci, consolaci, intercedi presso il Padre che ti ha atteso e premiato per il lavoro che hai fatto nella tua vita ogni volta che hai incontrato qualcuno: forse solo la malattia ha potuto dimostrare a tutti quello che sei e sei stata veramente. Ti abbraccio!
Filippo -
Non passa giorno senza un pensiero che mi riporta a te…. Anche solo chiamare con il cellulare quel numero… il tuo interno… non riesco più a farlo. Quando ho perso mio padre e sono venuto su a Torino mi hai tenuto per mano e io non riuscivo a trattenere le lacrime di fronte a te… e mi hai preso il cuore in quel momento. Quel peso era condiviso e si era fatto più leggero. Poi un giorno hai perso il tuo di padre…. e ci siamo rivisti nello stesso modo, silenziosi. A noi non importava parlare, ci si capiva con gli occhi, con i silenzi e con i sospiri e con gli abbracci quando c’era qlks che non andava…. e quando ripartivo tu mi dicevi: “mi raccomando, in gamba!”. Mi manchi Sabry. Mi piace pensare che hai cambiato “astronave” che la tua era difettosa… Adesso sei libera nel cielo infinito. Quanto vorrei riabbracciarti forte ! La tua amicizia è stata un privilegio. Grazie cucciola.
Matteo – come dicevi tu – da Livorno.