Che cosa significa per te questo film? Che cosa vuoi dire?
Me l’hanno chiesto. Me lo sono chiesto. Più e più volte. E ancora oggi me lo chiedo. E non so ancora darmi una risposta.
Domani inizio il montaggio. L’ultima fase. La più delicata. L’ultima parte del viaggio, per me. Lo faccio accompagnato da una produzione importante, dalle musiche di un gruppo a me molto caro e da un montatore di cui mi fido ciecamente. Lo faccio consapevole di tutto quello che rappresenta per me, dell’eredità di cui si fa carico, dell’attesa da parte delle molte persone che in questo progetto hanno creduto. Lo faccio per Sabrina. Lo faccio per me. Perché questo film è il mio percorso. La mia ricerca. La strada per andarmi a riprendere la vita che avevo lasciato in quelle stanze.
Lo confesso. Ho iniziato senza sapere dove andare, seguendo un bisogno. Quel bisogno si è concretizzato, si è fatto più nitido, quando ho incontrato gli occhi di Sabrina. Il mio specchio. Ho seguito quei suoi occhi senza chiedermi mai cosa sarebbe potuto accadere, dove saremmo andati, che cosa avremmo visto insieme. E poi lei ha chiuso gli occhi.
Non so cosa significhi per me questo film. Non so cosa voglio dire. Ancora. Perché ancora non sono ancora arrivato alla fine del viaggio. Questa parte spetta a me, e a me solo. E so che non sarà facile. Che sarà doloroso guardare. E riguardare. E trovare la strada.
Ma so che LuceMia è un titolo appropriato. E che da qualche parte la troverò.
Un abbraccio, forte, a tutti coloro che oggi, ieri e domani sono, sono stati e saranno accanto a questo progetto. A presto.